Unknown Photographer, The italian Magnis Freedom Fighters, 1944 ©Daniel Blau Munich/ London |
Gruppo fotoelettrici in esplorazione notturna, Museo Terza armata |
Luc Delahaye: US Bombing on Taliban Positions, 2001 Courtesy Galerie Nathalie Obadia |
Gabriele Basilico, Beirut 1991 |
Mishka Henner: Navy Expeditionary Guard Battalion, Camp Delta, Guantanamo Bay, Cuba, 2010. Courtesy Bruce Silverstein Gallery, New York |
Ernst Haas, Vienna 1946-48. Courtesy Museum der Moderne di Salisburgo |
La fotografia ha cambiato la visione della guerra, e a dimostrarlo è la mostra che si terrà fino al 31 maggio a Palazzo dei Monti di Pietà a Padova. L’esposizione, infatti, allestita seguendo un excursus cronologico, a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, fino agli scontri più recenti in Ucraina e in Medio Oriente, si propone di confermare come questo mezzo di comunicazione abbia permesso fin dalla sua nascita di raccontare i fatti più importanti che hanno fatto la storia del mondo. E non solo grazie ai reportage dei grandi maestri di sempre - come Robert Capa, August Sander, Ernst Haas, Eugene Smith e Henri Cartier-Bresson- ma anche attraverso le immagini dei soldati impegnati a combattere. Tutti, comunque, in prima linea a mostrare quello che la guerra spesso non mostra.
"Questa è guerra! 100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografia" a cura di Walter Guadagnini
Padova, Palazzo del Monte di Pietà
Padova, Palazzo del Monte di Pietà
Fino al 31 maggio 2015