22 dicembre 2014

Il fotografo intimista


©Jacob Aue Sobol, courtesy MC2 Gallery



©Jacob Aue Sobol, courtesy MC2 Gallery



©Jacob Aue Sobol, courtesy MC2 Gallery


©Jacob Aue Sobol, courtesy MC2 Gallery


©Jacob Aue Sobol, courtesy MC2 Gallery


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 Classe ’76, nativo di Copenaghen, Jacob Aue Sobol si inserisce a pieno titolo nella tradizione della scuola fotografica nordica nata con Christer Strömholm e proseguita poi con Anders Petersen. E non solo per l’uso del bianco e nero, in cui i mezzi toni scompaiono a favore dei forti contrasti, ma anche per il suo stile documentaristico e intimista, che traspare da ogni singolo scatto. Membro dell’Agenzia Magnum, vincitore di diversi premi, Jacob Aue Sobol, ha esposto in numerose gallerie e viaggiato in tutto il mondo prima di tornare nella sua terra d’origine e dedicarsi anche al lavoro di curatore. Le sue immagini, senza tempo e senza spazio, in cui la composizione è in balia dell'inconscio, sono capaci di trasmettere tutti gli stati d’animo che il fotografo danese ha vissuto nel momento della realizzazione. Stati d'animo che dal 13 gennaio condividerà con i suoi spettatori alla MC2 Gallery con la mostra “CON TE”, per la prima volta a Milano.


JACOB AUE SOBOL “CON TE”
Dal 13 Gennaio 2015 - 20 Febbraio 2015

--> Indirizzo
MC2 Gallery
Via Malaga 4
20143 Milano
citofono 72


 

17 dicembre 2014

Attacco talebano

   ©Zohra Bensemra/Reuters
   http://www.reuters.com


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16, dicembre 2014.  Nella sua casa a Peshawa, in Pakistan, una madre piange il figlio di quindicianni, ucciso durante l'attentato di talebani alla Army Public School

16 dicembre 2014

Orfani alle Filipine



© Stefan Finger/Insa Cathérine Hagemann "Wanna have love!?" ("Willst du Liebe!?")

© Dopo cinque anni Anita Singh e sua sorella Sonia di unici possono iniziare a scoprire il mondo. Le bambine nate cieche in una delle regioni più povere dell'India, hanno riacquistato la vista grazie a donazione di 300 dollari, tre volte il reddito annuo di una famiglia di contadini in India.
© Åsa Sjöström. La Moldova risulta essere il paese più povero d'Europa in cui più di centocinquanta mila fra ragazzi e ragazze sono costretti a crescere senza padre o madre, i quali vanno via dal paese con la speranza di trovare lavoro all'estero. Tanto che alcuni villaggi, ormai, sono letteralmente città fantasma, le scuole chiuse e le finestre delle case sbarrate



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A portarsi a casa il primo premio del concorso "Unicef-Foto des Jahres", voluto da UNICEF Germania e dalla rivista Geo della casa editrice Gruner + Jahr, è stata la coppia tedesca rappresentata da Stefan Finger e Insa Cathérine Hagemann, con un reportage sulle Filippine. Un lavoro che vuole raccontare le conseguenze del turismo sessule, delle donne locali che si concedono a sconosciuti con la speranza di poter andare altrove per un futuro migliore e che invece mettono al mondo bambini che resteranno orfani di un genitore per tutta la vita  


Per maggiori informazioni: www.stern.de

12 dicembre 2014

    ©Narciso Contreras
    www.parismatch.com

11, novembre 2011. Alcuni Tawerghas rifugiati lungo uno strada vicino Tripoli diventata un campo provvisorio

11 dicembre 2014

Ritorno al passato



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Verrà presentato, in anteprima sabato 13 dicembre alla libreria Scaldasole di Milano, la fanzine "Ostalgie" di Calogero Russo. Un lavoro fotografico, già pubblicato in parte sul Washington Post, che vuole mettere al centro la nostalgia dei tedeschi dell'Est per il design della DDR e riportarci indietro nel tempo prima della caduta del Muro. Con una serie di immagini che mostrano di come i più nostalgici ancora oggi vivano il passato girando con le vecchie auto Trabant, di come gli albergatori vadano alla ricerca delle carte da parati di stampo sovietico per arredare gli hotel e, ancora, di come numerosi giovani si ritrovino a fare la fila per mangiare e poi ballare alla Clarchens Ballhaus nella centralissima Augusta Strasse. E molto altro ancora...
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Per la presentazione nelle altre città:
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17 dicembre a Bologna presso lo studio Fotoimage, in via delle Belle Arti, 19
19 dicembre a Roma presso la sede del collettivo Wsp, via Costanzo Cloro, 58